Welfare Aziendale, tutti ne  parlano, ma di cosa si tratta? 

Il Welfare Aziendale è uno strumento che sta riscuotendo successo per i benefici contributivi e fiscali e per il clima di soddisfazione e benessere aziendale che genera: il datore di lavoro non paga i contributi a carico della ditta sulle premialità nel caso in cui siano erogate con lo strumento del welfare, mentre i dipendenti non subiscono le trattenute contributive e fiscali.

Quindi il Welfare Aziendale dà forza e benessere all’impresa perché offre vantaggi sia all’azienda sia ai dipendenti.

Il Welfare Aziendale riguarda solo le grandi imprese? 

Il Welfare Aziendale è un servizio modulabile anche per aziende di piccole dimensioni quali: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori. 

Pertanto è rivolto a tutti i datori di lavoro, anche con pochi dipendenti, che erogano una retribuzione aggiuntiva rispetto a quella del contratto collettivo nazionale di lavoro.

In concreto, come funziona  il Welfare Aziendale? 

Un piano di Welfare Aziendale si concretizza nell’utilizzo dei Flexible Benefits, ovvero nel pagamento della retribuzione oltre i minimi del contratto collettivo nazionale di lavoro tramite beni, servizi e rimborsi in regime di esenzione previdenziale e fiscale.

Tramite i Flexible Benefits si ha sulle premialità l’azzeramento del cuneo contributivo e fiscale (costo aziendale = netto percepito dal dipendente).

Il datore di lavoro assegna un budget di spesa (credito welfare), determinato nella misura, alla generalità o a categorie di dipendenti, che ciascun dipendente può liberamente e in relazione ai propri bisogni opzionare nel paniere di beni, servizi e rimborsi tra quelli proposti.

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